La sua immagine, utilizzata per promuovere le bellezze della Calabria, è il simbolo naturalistico di San Nicola Arcella. L'Arcomagno è una fenditura a forma di arco, scavata dal mare nella roccia, che consente a piccole imbarcazioni di raggiungere una spiaggetta, su cui vi è una piccola grotta in cui sgorga acqua dolce. Un tempo era utilizzata dai Saraceni per raggiungere la costa, per tale motivo era conosciuta con il nome di Grotta del Saraceno. Durante un'escursione in barca, un turista incantato dalla grandezza e dal fascino suscitato dalla grotta, le ha dato quel nome destinato ad immortalarla nella storia: Arcomagno. La spiaggetta è raggiungibile anche a piedi attraverso un sentiero ricavato nella parete di roccia a ridosso della spiaggia Arcomagno, quella a nord di San Nicola Arcella. Sul lato nord dell'Arcomagno vi è un'altra cavità rocciosa, la Grotta di Enea, il cui nome rimanda ad un mondo incantato, fatto di miti e leggende; dalla spiaggia adiacente la grotta si può accedere, attraverso un tunnel scavato nella roccia, alla Spiaggia del Prete, dalla quale è possibile osservare l'omonima grotta e, a poche decine di metri dalla riva, l'imponente Scoglio dello Scorzone. Nei pressi di Capo Scalea, promontorio che divide San Nicola Arcella da Scalea, si nota una particolarissima cavità nella parete rocciosa a pochi metri sul livello del mare: è la Grotta di Fra’ Girolamo, detta anche "A ricchia i Fra' Girolamo" per la sua forma simile ad un orecchio che genera un particolare eco di ritorno.