Un tempo annesso al Convento di San Domenico, fu edificato per intercessione del Marchese De Aloe e fu sovvenzionato anche dai Principi Sanseverino di Bisignano. L'impianto architettonico esterno evidenzia il cupolone formato da tre corpi in muratura sovrapposti, con la base e il secondo corpo di forma quadrata, chiude a forma ottagonale la cupola e la parte superiore. L'interno si compone di una lunga navata con la volta a botte, conclusa dall'arco di trionfo, l'altare rinascimentale, con ai lati le statue lignee di San Domenico e San Vincenzo, la cupola, i finestroni trifogliati e la fonte battesimale in legno intagliato ad otto facce del Seicento. La statua lignea della Madonna del Rosario con Bambino, di autore ignoto, sovrasta l'altare; fu donata nel 1824 dai marinai di Pizzo che non riuscivano a riprendere il mare, mentre si trovavano alla foce del torrente Bambagia, dove si erano arenati; riuscendo a salpare solo dopo aver sceso a terra e portato in chiesa la statua della Madonna. All'impianto originario della chiesa, tra il 1895 e il 1901 si aggiunse un altro corpo di fabbrica che si raccorda ad angolo retto con la parte più antica e di fronte alla facciata di questo nuovo edificio ha trovato spazio un ampio piazzale.