Castello di Bonifati: detto "Il Forte", fu potenziato dai Normanni a difesa del territorio, considerata la straordinaria posizione naturale di presidio militare e di controllo. Fu distrutto dagli Angioini per impedire che venisse utilizzato dagli Aragonesi. La struttura originaria comprendeva cinque torrioni e un corpo centrale, ancora oggi visibili nei ruderi dei muri perimetrali tra i quali ancora resiste il portale d'ingresso ad arco, largo due metri.
Torri costiere: furono costruite nel XVI secolo a difesa delle continue incursioni piratesche. La Torre del Telegrafo è andata completamente distrutta nel terremoto del 1638, unici superstiti restano due blocchi di muratura. La Torre del Capo, recentemente acquistata e restaurata dal Comune, è di forma cilindrica e durante la I e II guerra mondiale venne utilizzata dalla Marina Militare Italiana. La Torre di Fella attualmente è di proprietà della famiglia Goffredo che lo hanno destinato a struttura turistica; dal 1984 è stato dichiarato monumento nazionale. La Torre Parise, di forma quadrangolare, situata in zona stazione a pochi metri dalla spiaggia, è stata acquistata dal Comune sul finire degli anni ottanta.
Santuario della Beata Vergine SS. del Rosario: un tempo annesso al Convento di San Domenico, fu edificato per intercessione del Marchese De Aloe e fu sovvenzionato anche dai Principi Sanseverino di Bisignano. L'impianto architettonico esterno evidenzia il cupolone formato da tre corpi in muratura sovrapposti, con la base e il secondo corpo di forma quadrata, chiude a forma ottagonale la cupola e la parte superiore. L'interno si compone di una lunga navata con la volta a botte, conclusa dall'arco di trionfo, l'altare rinascimentale, con ai lati le statue lignee di San Domenico e San Vincenzo, la cupola, i finestroni trifogliati e la fonte battesimale in legno intagliato ad otto facce del Seicento. La statua lignea della Madonna del Rosario con Bambino, di autore ignoto, sovrasta l'altare; fu donata nel 1824 dai marinai di Pizzo che non riuscivano a riprendere il mare, mentre si trovavano alla foce del torrente Bambagia, dove si erano arenati; riuscendo a salpare solo dopo aver sceso a terra e portato in chiesa la statua della Madonna. All'impianto originario della chiesa, tra il 1895 e il 1901 si aggiunse un altro corpo di fabbrica che si raccorda ad angolo retto con la parte più antica e di fronte alla facciata di questo nuovo edificio ha trovato spazio un ampio piazzale.
Chiesa del Calvario: edificata nel XVI secolo, si trova in Piazza Ferrante, di fronte al centro storico; custodisce un dipinto di Hendricks, una statua marmorea di Madonna con Bambino, un affresco della crocefissione e il tabernacolo in rame e smalto, opera entrambi delle Suore di Monte Veglio.
Convento di San Francesco di Paola: fu fatto costruire dal Principe Pietrantonio I Sanseverino di Bisignano che il 15 agosto del 1535 lo donò, durante una solenne consacrazione, ai frati minimi Paolotti. In quella circostanza per festeggiare l'avvenimento, fu istituita nel piazzale del convento la fiera con la festa di Mezzagosto che fu ripetuta tutti gli anni fino al 1809. A seguito del decreto emanato dai Francesi il 7 agosto del 1809, il convento fu confiscato e definitivamente abbandonato dai monaci.
Chiesa della SS. Annunziata: molto probabilmente risale al XVII secolo, presenta una facciata in stile barocco a tre comparti, con interno a tre navate, dispone di un elegante tabernacolo in marmo bianco del 1600 realizzato da Vespasiano De Iacovo, scultore di Bonifati, un coro ligneo intagliato di Frate Ignazio, francescano di Bonifati del XVII secolo, ed un crocifisso ligneo di dimensioni naturali.