Isola di Cirella: il suo caratteristico profilo ricorda una balena, si erge di fronte l'omonima frazione di Diamante. E' coperta da una rigogliosa macchia mediterranea che si accende in primavera di splendide fioriture. Raggiunge un'altezza di circa 40 metri, una breve arrampicata conduce alla sommità dove si trovano i ruderi di una fortificazione militare, una torre di pianta quadrata con lati lunghi circa 10 metri e mura spesse dai 3 ai 4 metri. Le rocce calcaree dell'isola sottoposte all'erosione marina hanno dato vita a grotte e insenature, i fondali degradano dolcemente fino a 40 metri e sono ricchissimi di Posidonia. Si presume che lo specchio di mare intorno all'isola nasconda ancora reperti archeologici, diversi infatti i rinvenimenti negli anni passati di anfore risalenti al periodo greco romano.

Ruderi di Cirella: svettano sul promontorio di Cirella, a circa 170 metri s.l.m, i ruderi dell'antico borgo medievale distrutto dalla flotta napoleonica all'inizio del XIX secolo. Passeggiare tra le mura e le pietre diroccate è come fare un salto nel passato: si possono ammirare i ruderi della Chiesa di San Nicola Magno al cui interno si intravedono i resti di alcuni dipinti, i ruderi del Castello e, non distante da quest'ultimo, i resti della Chiesa dell'Annunziata che, dotata di un piccolo altare e degli scanni in cemento, ospita una statua della Madonna.

Murales: Diamante è una vera e propria galleria d'arte all'aperto, grazie ai numerosi affreschi che impreziosiscono i vicoletti e le piazze del borgo e della vicina Cirella. L'idea, denominata Operazione Murales, è stata del compianto Maestro Nani Razzetti, pittore milanese ma diamantese di adozione, che con questa iniziativa voleva far rivivere il vecchio borgo marinaro: nel mese di giugno del 1981, Diamante ospitò 83 pittori italiani e stranieri che dipinsero i muri del Centro Storico. L'iniziativa si ripete ogni anno, il numero dei murales è in costante crescita, oggi se ne contano più di 300 inclusi quelli eseguiti a Cirella. Suggestivo il murales a mosaico presente sulla parete esterna della Chiesa dell'Immacolata Concezione: racconta l'antica storia della Calabria a partire dal ritrovamento del graffito preistorico nella Grotta del Romito a Papasidero. Il murales più grande, si estende per più di 50 metri, si trova nella piazza antistante il Comune e racconta graficamente la storia di Diamante: le origini con l’antico borgo di Cirella, le cedriere e la candidatura del cedro, la leggenda della Madonna venuta dal mare, i pescatori con le loro reti, il Giro d’Italia del 2005 ed infine il Festival del Peperoncino. Nel 2017 l'artista locale Antonino Perrotta ha ideato OSA – Operazione Street Art Festival, evoluzione moderna dell'Operazione Murales. Un festival dedicato alla street art, fenomeno che si sta sviluppando nei grossi centri urbani in tutto il mondo. Ogni anno arrivano a Diamante importanti artisti della scena contemporanea che utilizzando elevatori meccanici colorano intere facciate di edifici utilizzando spray e pitture al quarzo.

Chiesa dell'Immacolata Concezione: è nel punto più alto del Centro Storico, costruita nel XVII secolo per volere del Principe di Bisignano, Tiberio Carafa, inglobando la Cappella delle Anime del Purgatorio sulla quale fu innalzato il campanile, che ancora oggi domina l’intero centro abitato. L'interno è a navata unica, si presenta in stile neo classico con leggero influsso del barocco, al centro troneggia la monumentale statua lignea dell'Immacolata Concezione scolpita su un tronco di ulivo e alta circa 2 metri, dono del Principe. Nel corso degli anni la chiesa è stata ampliata e restaurata più volte grazie al contributo di tutti i diamantesi, in particolare delle famiglie nobili devote della Madonna; l'ultimo restauro risale al 1985.

Monastero di San Francesco di Paola: ubicato nella parte più alta del promontorio di Cirella, a qualche centinaio di metri dalle antica mura, fu costruito nel 1545 dai frati dell’ordine dei Minimi; annessa vi è la chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie. Abbandonato dai francescani nel 1810 in seguito alla legge napoleonica sulla confisca dei beni del clero e la soppressione degli ordini religiosi oggi è in fase di ristrutturazione.

Palazzo Ducale: costruito nel XVIII secolo dai Catalano-Gonzaga, duchi di Cirella, oggi è un'elegante struttura alberghiera di Cirella, in Via Vittorio Veneto. Nel cortile d´ingresso, cui si accede dal caratteristico portale, si può ammirare una colonna romana e l'antica scalinata in pietra viva.

Chiesa di Santa Maria dei Fiori: si affaccia lungo il corso principale di Cirella, Via Vittorio Veneto. Fu edificata, probabilmente su una preesistente cappella bizantina, nel XVII secolo: sul portale d'ingresso in tufo vi è un’iscrizione che riporta l’anno 1637. Presenta una struttura a tre navate; all'interno sono conservati affreschi del XV e del XVI secolo provenienti dalla Chiesa di San Nicola Magno di Cirella Vecchia, monumenti funerari di esponenti della famiglia nobiliare dei Catalano-Gonzaga e diverse statue lignee, particolare quella della Madonna che sostiene il Bambino con il braccio sinistro e non con quello destro come è di norma nelle rappresentazioni lignee.

Mausoleo Romano: ben visibile dalla SS 18, si trova in località Tredoliche. E' un sepolcro monumentale di epoca imperiale, databile tra la fine del I ed il III secolo d.C., costituito da un poderoso muro circolare in laterizi con un diametro di circa 10 metri con ingresso sul lato ovest (verso il mare); all’interno, un vano unico scandito da tre nicchie parietali. L'antico sepolcro faceva parte di una grande necropoli scoperta nel 1960 durante i lavori di costruzione della SS 18, quando vennero alla luce ben 39 tombe di epoca romana.

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